TRICOLORI MARCIANO VERSO LA CONQUISTA DEL SOTTOPISCIO

Forse un errore o una ripicca dietro la decisione del sindaco.

Salta l'ennesimo travestimento del nostro sindaco preferito, questa volta quello arcobaleno.


di TROMBA Felice

“E comunque l’arcobaleno non mi è mai piaciuto! Gne gne!” così il sindaco Rasero chiude la questione del controverso sottopasso, dopo aver invitato i fascisti a dipingere un tricolore.
 
Secondo una fonte riservata, vicina alla segreteria di gabinetto del bagno del sindaco, si sarebbe trattato di un errore. Il sindaco arcobaleno in guantoni si sarebbe confuso: voleva invitare l’associazione ultrarcobalenista “Solo se Orgi”, che aveva proposto di usare il suo Grande Pennello per fare a strisce il Lato B della storia. Invece per sbaglio ha evocato i fasci di Sole che Sorgi, noti per i pellegrinaggi presso targhe del duce in formazione compatta come le anatre quando migrano (quelle che vanno aiutate a casa loro per intenderci).


L'associazione ultrarcobalenista che sarebbe stata esclusa per  errore.


Al nostro permaloso e camaleontico sindaco tuttavia non piace ammettere i torti, dunque il primo pride di Asti sarà commemorato dai fascisti, con gran gioia del vicesceriffo Coppo noto feticista del Dio-Patria-Famiglia.

Secondo un'altra fonte invece, più vicina al deposito della cartaigienica, la decisione potrebbe essere nata dall'amarezza di un rifiuto. Il sindaco si sarebbe infatti indispettito dopo aver provato invano ad organizzare un Palio con gli unicorni del Pride.

Il nostro eroe butta la bandiera arcobaleno, gli unicorni sono inadeguati!

Alle locali associazioni arcobaleno non resta che sperare che alla prossima amministrazione il Rainbow Washing duri un po’ di più. Si sa che la vernice arcobaleno tende a seccare e sgretolarsi quando si parla di libertà ed autodeterminazione, e non del puro tornaconto economico e politico portato da una grande manifestazione come il Pride.

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